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Immagine del redattoreSilvia Mannella

Infanzia

Quando il bambino cresce e il suo secondo chakra comincia a svilupparsi, la sua vita emotiva si arricchisce. Il bambino crea mondi fantastici in cui vivere e inizia a sentirsi un individuo autonomo, separato dalla madre, i mondi creati nella sua fantasia facilitano questa separazione. Nel suo mondo immaginario egli inserisce gli oggetti che possiede ed emana energie che vanno a circondare tali oggetti.

L'oggetto entra a far parte dell'io e quando viene strappato dalle mani del bambino si verifica una lacerazione nel suo campo energetico che provoca un dolore sia fisico sia emotivo .

Attorno ai due anni il bambino sente che i genitori gli appartengono (io, la mia mamma,il mio papà ecc)

Nella sua aura si intensificano le colorazioni rosso-arancio e rosa, poichè egli sta imparando a rapportarsi con un altro individuo, sta apprendendo un tipo basilare di amore.

In termini energetici, il bambino è in grado di separarsi dal campo della madre, mentre il cordone ombelicale eterico mantiene il collegamento fra i due.

Iniziano così il processo di separazione e la formazione dell'identitèà personale. Il bambino crea uno spazio immaginario, vive in esso, ma è ancora legato alla mamma mediante il cordone ombelicale eterico. Essi preferiscono giocarvi da soli e, se un compagno di giochi vi viene accolto, è tenuto d'occhio attentamente perchè non crei eccessivo disturbo in quello spazio.

In questa fase il bambino non ha un io abbastanza forte da conservare una distinzione davvero netta fra sè e il mondo esterno. Sta faticando per trovare la propria unicità e al tempo stesso si sente ancora fortemente collegato con tutte le cose. Gli oggetti personali diventano strumenti per la definizione della sua nascente individualità e anche lo spazio energetico privato contribuisce a sua volta alla formazione dell'identità.

Così ,quando un bambino fra i cinque e i sette anni riceve la visita di un altro bambino nella sua stanza, si trova in conflitto fra il desiderio di accoglierlo e il bisogno di preservare il suo io. Cerca in tutti i modi di mantenere il controllo sui suoi oggetti personali, che definiscono la sua identità e attorno ai quali ha posto la sua coscienza energetica.

Il conflitto, in questo caso, è fra il riconoscimento e la preservazione del senso dell'identità, e la sensazione di essere collegato con un altro "individuo".

Verso i sette anni il bambino comincia a intessere il suo spazio privato di molta energia dorata. Lo spazio diventa più libero, più ampio,meno strettamente collegato alla madre e più aperto a ricevere altri individui.

Avendo un senso dell'io più sviluppato, il bambino inizia a vedere le proprie somiglianze con gli altri esseri umani ed è in grado di consentire all'altro una maggiore espressione di sè all'interno del suo spazio personale. L'altro può ora creare nuove e diverse forme di energia nello spazio privato del bambino, e questo rende la vita più divertente, più eccitante e arricchisce la sua vita fantastica.

Inizia la fase in cui si formano gruppi, e questo è reso possibile anche dal fatto che i chakra hanno ormai sviluppato uno schermo protettivo che filtra gran parte delle energie provenienti dal campo esterno.

Il bambino si sente più sicuro in quanto nel suo campo aurico lo è veramente.


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