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Immagine del redattoreSilvia Mannella

Amore questo sconosciuto

Che cos'è veramente l'esperienza dell'amore? Come possiamo parlarne senza cadere in qualche cliché, senza retorica? Vorrei accompagnarvi in una sorta di meditazione sulla natura dell'amore, stimolarne la riflessione e l'apprendimento. L'amore è un'arte che deve essere acquisita e che non ci piove dal cielo senza far niente. Nella nostra civiltà nonostante la ricerca disperata d'amore , viene invece considerato tutto il resto più importante. Denaro e beni materiali sono sicuramente necessari però in confronto all'amore esse perdono di significato. L'amore non è una cosa complicata ma a causa dell'intromissione del pensiero e delle ideologie le cose semplici diventano confuse e intricate. Ed è per questo motivo che l'amore origina preoccupazioni e sofferenze sebbene sia la felicità più grande e che ci rende dinamici e sani anche a livello psichico. Ognuno di noi porta con sé sin dalla nascita la possibilità, il presupposto psichico d'amare, ma deve trasformare questa possibilità in una capacità e questo purtroppo non accade frequentemente. L'amore per la vita, per sé stesso, per gli altri, per la natura per il cosmo rappresenta il naturale, sano e felice modo d'essere dell'individuo. Dal punto di vista psichico anche l'amore per gli animali e la natura è altrettanto .importante quanto l'amore per l'altro sesso. L'amore non si limita quindi alla sessualità, ma è una esperienza interiore generale, una capacità di provare amore per tutto ciò che si può percepire sensorialmente ed interiormente. L'amore ci trascende, ci trascina, e ci costringe a mutare. Nell'amore ciascuno cerca di valorizzare la parte migliore di sé, quella che sente come più sua, più vera e desidera che sia più apprezzata questa. Chi ama si sente felice, sensibile, ogni paura svanisce, nel mondo si sente al sicuro. L'amore ci dà la sensazione di avere raggiunto tutto, ogni altro problema diventa insignificante. Amando vediamo il mondo sotto una nuova luce, più raggiante, più ìn positivo, ci sentiamo liberi, entusiasti, più aperti e siamo riconoscenti per questa esperienza. Sorge un sentimento estatico: "sono così felice che vorrei abbracciare il mondo intero". Questo è l'amore ad alta temperatura. Estasi, in greco significa trascendere sé stessi, essere "fuori di sé", secondo l'espressione popolare. Entusiasmo significa avere un theos, un dio dentro di sé, "essere posseduti da una divinità". Percepiamo il mondo con occhi nuovi, è un aprirsi gioioso al mondo che appare bello e felice, è un aprirsi agli altri. La pioggia o il sole, la forma di una nube, si arricchiscono di valore, diventano significanti di qualcosa che è connesso all'amato e all'amore, hanno un senso. Quando siamo innamorati tutta la nostra vita fisica e sensoriale si dilata, diventa più intensa. Sentiamo odori che non sentivamo, percepiamo colori, luci che non vediamo abitualmente. Ma si dilata anche la nostra vita intellettuale perché percepiamo relazioni che prima ci erano opache. Un gesto, uno sguardo, un movimento della persona amata ci parla in profondità, comprendiamo i suoi sentimenti, comprendiamo i nostri. Creiamo un universo di fantasie in cui non ci stanchiamo mai di ritrovare il nostro amato. Quel viso diventa l'unico viso, quella voce l'unica voce, la sua presenza una gioia infinita. Lo guardiamo e ci sembra incredibile averlo lì, per noi, perché è incredibile avere tutto ciò che desideriamo. L'essere amato riempie la coscienza e la fa felice. Quando si realizza l'amore sembra che i cancelli stessi del paradiso si spalanchino per dare agli esseri umani la felicità dei beati. Il tempo cessa di esistere e tutto il resto non conta nulla. L'amore appaga a sufficienza e non ha bisogno di altri attributi, esso basta a sé stesso. La felicità e la salute psicofisica sono legate al problema esistenziale dell'amore. Chi ha l'esperienza interiore dell'amore possiede la profonda convinzione che la sua vita ha un senso. Quando saremo in grado di amare gli altri con sincerità senza paura e in piena consapevolezza, allora ci sentiremo bene e in buona salute, anzi non ci sentiremo solo così, ma lo saremo realmente. L'amore è vitale. Se manca ci si ammala e si muore. Ciò è facilmente riscontrabile nella cosiddetta "sindrome nosocomiale" dei neonati che subiscono spesso gravi alterazioni psicosomatiche e anche la morte se ricevono troppa poco affettività amorosa. Tutta l'infanzia è fondata su questa esperienza stupefacente dell'amore materno, questo cemento che costruisce la fiducia di esserci e la capacità di vivere nel mondo. Un adulto invece può rinunciare all'affettività amorosa soprattutto se ha imparato ad essere indipendente, ad amare e a volgersi con amore all'ambiente. Non è quindi molto importante essere riamato quanto il suo stesso amore. Benessere non significa essere scevri di paure o di tristezze. Tutto ciò non è evitabile, ma significa essere consapevoli della propria vulnerabilità a livello psicofisico, significa accettarla. Chi non vuole esporsi e si protegge dall'amore, si oppone alla vita e come conseguenza potrà anche avere sofferenze, insensibilità, nevrosi, preoccupazione ed una lenta morte interiore. Molti di noi attendono passivamente la comparsa nella propria vita dell'amore, senza far nulla. L'amore non viene insegnato da nessuna parte. In libreria si trovano tanti manuali di tecniche sessuali, ma quasi nulla sull'amore e la sua evoluzione, come riconoscerlo e come si possa apprendere la capacità d'amare che è un dono che non si può acquistare, ma raggiungere solo con la sensibilità, ricettività e attenzione. A qualunque persona, anche la più povera, è stato dato questo dono d'amare che dà valore all'esistenza, qualcosa che ha valore per sé e che viene ritrovato. L'amore non è un sentimento al quale ci si possa abbandonare senza aver raggiunto un alto livello di maturità. L'individuo deve imparare qualcosa di ben più difficile dell'amare chi lo ama, ed è il praticare l'amore senza aspettarsi che gli venga ricambiato. Dobbiamo imparare a gettarci nell'avventura quotidiana dell'amore senza la più piccola speranza. In tal caso constateremo che potremo vivere ugualmente con fiducia, che non ci accadrà nulla, che anche amando senza essere riamati non ci rovineremo. La libertà e il coraggio di vedere la realtà senza aspettative, di vedere ciò che esiste realmente, non ciò che si vorrebbe vedere, questa esperienza genera una grossa sensazione di felicità, una fiducia in se stessi che non si regge sulle deboli gambe di un'illusione. Questo concetto è in linea con la tradizione platonica, ma ve ne sono altre, come quella tantrica, secondo le quali uomini e donne possono elevarsi all'unione mistica con Dio e l'universo attraverso l'amore per un altro essere umano. Nel buddhismo tantrico la Shakti, controparte femminile, è la fonte di tutta la saggezza e l'energia della divinità. Anche nelle nostre scritture la Sapienza é rappresentata come una donna, una shakti quasi una dea, e non come un uomo. L'amore che non chiede nulla in cambio prorompe da noi stessi e si riflette sull'ambiente che ci circonda. Questa capacità d'amare un altro individuo senza dover chiedere se siamo riamati o meno rappresenta l'amore maturo della persona autonoma che non manipola nessuno e non vuole essere manipolata. Ciò che noi quotidianamente crediamo amore non è vero amore, bensì un intreccio confuso di sentimenti, paure e preconcetti. Collegare l'amore con il desiderio sessuale è una mossa sbagliata: questo denota che le nostre condizioni spirituali e interiori non sono del tutto a posto. Spesso, quasi sempre, si pensa che il desiderio sessuale faccia parte dell'amore, vengono anzi visti come un'unità organica. Non è così. Quando si brama un altro essere umano e si desidera possedere il suo corpo, il suo spirito, tutta la sua persona, allora l'amore è svanito. Se amo un fiore, lo osservo e gioisco della sua esistenza e della sua vitalità. Quando lo bramo invece lo strappo dalla terra, lo recido e lo metto in un vaso. Il fiore muore. E' amore questo? Se l'avessi amato veramente l'avrei ammirato e amato là dove si trovava. Il vero amore per un essere umano non brama il possesso del suo spirito e di tutta la sua personalità. L'amore non strappa una persona dalle sue radici, la lascia libera. L'amore lascia al partner la sua indipendenza e libertà. Anche il bambino se si sente accettato dai genitori senza limitazioni di sorta può far diventare il suo Io forte e autocosciente, diventare libero di essere veramente sé stesso senza con ciò aver paura di perdere l'amore dei genitori. La maggior parte delle persone evita l'essere soli come se fosse una malattia, per paura dei propri pensieri. Possiamo imparare l'arte di essere soli e non in solitudine . Quando ci rifugiamo nella vita di società per distrarci dai nostri pensieri diventiamo prigionieri. Ogni fuga è un indizio di schiavitù. Posso invece abbandonarmi a me stesso, alle mie percezioni e ai miei sentimenti. L'amore e l'unione non rappresentano "il superamento dell'essere-solo". Ci aggrappiamo al rapporto amoroso e cerchiamo in esso protezione, sicurezza e difesa, affinché l'amore non continui a sfuggirci via tra le dita. L'amore vero si raggiunge a poco a poco, con pazienza e saggezza. Così la pensa, per esempio, Fromm promettendo una felicità perfetta e continua. Si tratta di un mito diffusissimo e continuamente rinnovato da tutti noi senza neppure accorgercene. Presi dalla vita quotidiana, noi desideriamo una vita più piena, più esaltante, qualcosa che sia vero ed autentico e ci predisponiamo mentalmente ed emozionalmente alla possibilità di accogliere il sentimento di amore. Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stessi perché quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore possiamo trovare solo vuoto. L'intensità d'amore che generalmente rivolgiamo ad un singolo essere dovrebbe essere trasmessa verso tutto il genere umano. Ogni individuo che ci passa accanto dovrebbe essere veduto come un fratello o una sorella, un amico o un amante. E' questo tipo di amore universale incondizionato che ci fa divenire esseri evoluti e divini e ci riconduce ad un tema prediletto dagli autori del passato, che Dante esprime forse nel modo più sintetico quando parla di "amore che move il sole e l'altre stelle". L'amore ricostituisce la divisione fra sacro e profano. Sono molte le circostanze che possono ostacolare il rapporto amoroso di una coppia. Accade che il modo di vita, il lavoro, la carriera, l'ambiente, siano occasioni di incompatibilità. E' allora che si prepara da vivere per i due individui una esperienza dolorosa e insostenibile. Alcuni amanti soffocano quelli che amano. La gelosia e la possessività sono sempre controproducenti, esse respingono invece di attrarre, perché la libertà è l'unica atmosfera in cui può fiorire il vero amore. Non c'è nulla che distrugga più totalmente l'amore che la ripetizione dell'identico. Le grandi e piccole rinunce, i compromessi, i punti di non ritorno, il seguire vie consuete per pigrizia, per comodità, per mancanza di fantasia, per paura del rischio, i mille fatti noti e ripetuti della vita quotidiana, i mille obblighi, sono deleteri dell'amore e costituiscono la dittatura dalla quale evadere per riaffermare i diritti dell'immaginario sulla realtà. Quando invece due persone riescono a condurre insieme una vita attiva e nuova, avventurosa ed interessante, in cui scoprono cose diverse o si battono insieme contro difficoltà esterne, fianco a fianco per un progetto comune, possono conservare per anni la freschezza del loro amore. La loro forza sorge dallo stare insieme, dal loro amore. Occorre fare esperienze nuove insieme per interrompere la quotidianità. Una vacanza non basta perché può apparire come una fuga, solo una breve interruzione. Le esperienze nuove fatte insieme devono incidere realmente sulla vita quotidiana, comportare uno scoprire, un cercare, un vedere con occhi nuovi in due, un decifrare una diversa realtà e diventare significative da lasciare una traccia durevole. Il "viaggio di nozze" è il simbolo istituzionale di questa vacanza dal quotidiano, di questa avventura da vivere a fondo in due. Il viaggio all'esterno è solo l'occasione, lo strumento per un continuo viaggio all'interno. La vita straordinaria deve continuare in qualche modo nel presente, nell'esistente. Un viaggio fatto insieme dopo dure prove, scoperta e confronto, continua reinterpretazione del mondo, continuo riesame del passato. Capacità di meravigliarsi continuamente di sé stessi e del mondo, cercando non ciò che rassicura o che è già noto, ma ciò che è sfida, bellezza, creazione. E' un continuo ri-vedere, ri-scoprire, rin-novarsi cercando le sfide e le occasioni. Allora si ha un re-innamorarsi della stessa persona. Una cosa simile richiede che l'iniziativa venga da entrambe le parti. Se uno dei due è passivo, se aspetta che inventi le cose l'altro, qualunque trasformazione cade sotto la dittatura del quotidiano e del risentimento. Il pensiero dell'occidente è attratto dalle espressioni come rinnovamento, rinascimento, rivoluzione, risorgimento, nel buio del presente aspettiamo un nuovo giorno, una nuova vita, una nuova primavera, una redenzione, un riscatto, una rivolta, una riscossa. Questo sogno occidentale è per l'oriente l'incubo da evitare. "La nascita è dolore, la malattia dolore, la vecchiaia dolore, essere unito a chi ama è dolore, essere separati da chi si ama è dolore". Così parla Siddharta, il Buddha. Rinascere significa tornare nell'inferno della vita, incontrare inevitabilmente il dolore. La vera speranza è nel rinunciare alla rinascita, nell'impedirla. Il pensiero orientale ha quindi rifiutato alla radice tutto il pensiero metafisico occidentale, quello da cui deriva la nostra religione, la nostra filosofia, la nostra politica. Anziché cercare un unico oggetto d'amore che sazia la sete, esso cerca di superare la sete. Anziché la felicità totale ed entusiasta, esso cerca il superamento della felicità e del dolore: il nirvana è questa beatitudine priva di passione. Amare non significa comunque dare continuamente qualcosa di proprio, farsi "sfruttare", ma significa innanzitutto aprirsi. Tutto ciò che fai fallo per amore.



Tratto da un percorso evolutivo sull'amore, non ricordo il relatore ma questo è quello che ho ritrovato a distanza di anni ...tutto è sempre in trasformazione ......a l'amore che cos'è.....


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