L'equilibrio tra il sentirsi liberi di fare ciò che piace e la necessità di guadagnare per vivere a volte diviene una corda tesa su cui camminare, e senza il pensiero consapevole cadere nelle varie trappole non è così difficile. Poter lungo il cammino esaminare le scelte che si fanno o che sono state fatte, con le loro conseguenze ci portano a vedere come i messaggi ricevuti invitavano (o invitano) al cambiamento se sappiamo prestare attenzione a ciò che ci circonda, esplorando le convinzioni che ci hanno portato a fare le scelte.
Anche da esperienze avute ,il mio impegno nel sostenere i percorsi di presenza consapevole rivolti all'esplorare le infinite possibilità prima di fare le scelte, dettate magari da un reagire e non da un rispondere agli eventi.
Sarà capitato , nella vita almeno una volta, di sentirsi bloccati e uno dei modi ricorrenti per sentirsi tali è rimanere all'interno della zona comfort, invece di spostarsi verso l'esterno in modo strutturato e informato. E solo dopo che ci siamo "invischiati" per benino ,in qualcosa ci rendiamo conto di quanto ci siamo impelagati.
Quanti lascerebbero l'attuale lavoro ,per non dover lavorare per vivere se avessero abbastanza soldi? credo tanti e tranquillamente. Nonostante ciò non avviene ,perchè è difficile uscire da questo modo di pensare, specialmente quando la società ha costruito un intero stile di vita attorno al lavoro e ci si definisce in base ad esso.
Nella mia vita c'è stata questa transizione a donna d'affari e nel mondo la domanda era "che lavoro fai?" Wao ...domanda semplice da rispondere con orgoglio. Una volta che ho iniziato a considerare la mia vita sotto altri aspetti ,ho capito che non era una semplice domanda. Ma un mezzo per giudicare le persone in base al lavoro per decidere dove e con chi stare, chi frequentare , se si era meritevoli di sostegni economici sociali ecc ecc; invece di avere la possibilità di conoscere la persona anche in ambiti diversi e di andare oltre nel vedere la tipologia di "Scelta" che mostra ciò che si è . E con coraggio che il cammino per disimparare quella paura appresa della possibile indigenza intrappolata in un sistema a cui avevo aderito è iniziato.
Disimparare non è facile ( ne vi dico abbandonate il sistema se così com'è vi piace e ci state bene) perchè fare i cosidetti passi indietro così presi dalle nostre quotidianeità e lotte che ci impediscono di sentire ciò che i "messaggeri" ( le altre persone attorno a noi ci dicono ), è camminare in un terreno impervio e ciò che ci viene detto lo si ritene a volte irrilevante . Ma vi suggerisco di fermarvi e di essere gentili con voi stessi ed i messaggeri e di andare oltre quel messaggio che vi ha disturbato, irritato, o non condiviso per sentire "cosa" il messaggero ha voluto comunicarvi . Potreste scoprire che i messaggi non sono così nefasti ma che il condizionamento sociale ha sviluppato nell'essere umano un uso del linguaggio in modo non collaborativo o di vero sostegno ma di giudizio e di competizione o quant'altro.
Per capire cosa ci viene comunicato e cercare di vedere il messaggio sotto il messaggio ci vogliono tutte le parti presenti dell'Essere Umano attive . L'esercitarsi alla presenza attiva con informazioni più dettagliate ,serve a padroneggiare l'equilibrio tra ciò che veramente si ama fare, i paletti che si vogliono mettere .
La mia esperienza imprenditoriale non è stata semplice ma ho appreso negli anni che crescere è trovare dei modi per stare al mondo senza allontanarsi (cosa fatta) restando però fedeli a se stessi e responsabili . Vi sono trappole: dalle aspettative altrui, alla paura della povertà che fanno capolino per non fare esplorare la passione interiore da donare al mondo ovvero :il proprio Ikigai , ma se si arriva a tanto ...allora qualcosa è da disimparare ed il processo di cambio nelle scelte è una tappa che non si può evitare. Nell'esperienza di vita umana di un sistema sociale , vi sono poi le banche che creano (vi è tutta una forma per crearlo )denaro prestandolo, lo danno in cambio di garanzie, un denaro che è diventato nel sociale così potente da dover creare un significato proprio alle banconote. Non possiamo ignorarlo, perchè svolge un ruolo importante nella nostra vita ma abbiamo perso di vista lo scopo originale. Il denaro si basa su un sistema di convinzioni che funziona solo perchè tutti vi aderiscono e l'adesione è una scelta. Ogni persona se acquisice le informazioni necessarie a sè, può arrivare a capire quale sia il modo migliore per agire in una situazione, purchè tutte le parti coinvolte siano in stato di collaborazione e non di profitto che haimè così non è ad oggi , andando a creare un credito per ottenere lo stile di vita che si vuole, prima ancora di possedere le risorse per viverlo.
Ma nella pratica tutto ciò letto fino ad ora ? intanto capire come si è arrivati in certe scelte, a certe situazioni, poi capire quello che si vuole è fondamentale perchè riguarderà il cambiamento , che a sua volta potrà essere suddiviso in ciò che è sotto il proprio controllo e quello che invece ne è fuori . Conoscere i propri bisogni (cibo, relax,casa ecc) permette di capire che il denaro è un modo per accedere alle cose che servono per soddisfarli , da qui la consapevolezza di fare la "scelta" di acquisire le competenze che sostengono il cambiamento e quello che vogliamo nella nostra vita.
Ricordiamo che restare all'interno di un sistema è una scelta e che si può scegliere l'atteggiamento da tenere nei confronti delle cose. La decisione di fare o non fare parte di un sistema si basa sulla convinzione di poter perdere o guadagnare e su ciò che si crede essere in gioco. Vi sono tanti motivi che possono spingerci a restare in un sistema (ve ne potrei citare vari) ma ve ne sono tanti altri per restare cambiando e nel mentre vi suggerisco di prendervi un momento , di rivedere la vostra resistenza interiore, se siete in una situazione che non vi piace , o vi sentite tristi ed infelici , di andare oltre delle ragioni superficiali che sono generalmente basate su supposizioni e paure. Non si tratta di fare terra bruciata , ma di fare delle scelte informate.
La realtà più difficile a volte da consatare è che tutto sia una "scelta" , ogni nostra azione è una scelta , e tutto ciò che non facciamo è frutto di una scelta... come fate queste scelte? A quale livello di consapevolezza agite? State reagendo o state rispondendo?
E sarà una risposta ad un ostacolo nella vostra vita, dove imparerete a sviluppare l'atteggiamento, che potrebbe richiedere molte più risorse fisiche ed emotive di quante non ne abbiate in voi stessi. Ma sicuramente uscirete da quella che viene chiamata ...impotenza appresa....
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